Confronto mutuo: cosa c’è da sapere sull’Euribor

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Quando si richiede un mutuo, ci sono sicuramente degli aspetti da considerare con molta attenzione. È grazie a questi aspetti che possiamo capire se un mutuo può essere davvero conveniente per noi, oppure se è meglio optare per un’altra soluzione. C’è da dire che tra questi aspetti, i tassi di interesse sono sicuramente quelli più importanti da valutare. I tassi di interesse sui mutui hanno infatti un’influenza che può essere più o meno elevata a seconda dei casi e dei mutui che si prendono in considerazione.

I mutui sono dei contratti di prestito grazie ai quali il cosiddetto mutuante, ovvero una banca o una società di credito, concede ad un altro soggetto, il cosiddetto mutuatario, una somma di denaro in crediti. Chi riceve questa liquidità deve impegnarsi nel suo rimborso entro un certo limite di tempo e attraverso delle modalità che vengono indicate e concordate all’interno del contratto di finanziamento.

Sono numerose le tipologie di mutui che oggi si possono trovare sul mercato economico, anche on-line. Tutte queste tipologie, pur avendo delle caratteristiche diverse, hanno a che vedere con un tasso che è particolarmente noto dagli esperti del settore e non solo. Si tratta del cosiddetto Euribor.

Euribor: cos’è?

I soggetti che oggi avanzano la loro richiesta di mutuo devono necessariamente considerare il tasso cosiddetto Euribor. Si tratta di uno dei principali parametri economici e finanziari da considerare per quanto riguarda il calcolo dei mutui a tasso variabile. Vediamo nello specifico di che cosa si tratta. L’Euribor è il tasso interbancario di riferimento per la Comunità Europea. È un tasso il cui calcolo avviene su base giornaliera e viene comunicato dall’European Money Markets Institute. Si tratta in buona sostanza di un ente conosciuto in passato come European Banking Federation. L’Euribor rappresenta in buona sostanza la media dei tassi di interesse per i depositi che vengono offerti e che sono resi disponibili dalle principali banche europee.

L’Euribor è un parametro in base al quale viene calcolata l’azione del tasso che effettua una modifica sulla rata mensile dei mutui per la prima casa. Questo tasso viene calcolato in base ad alcuni fattori. Bisogna tenere in conto i tassi di interesse dell’eurozona, ma anche quelli che fanno parte del resto del mondo. Naturalmente, occorre considerare non solo i tassi di interesse applicati alle banche e agli istituti di credito. Nel calcolo vengono compresi ad esempio anche i tassi di interesse delle altre banche primarie. Tra queste banche troviamo quelle che richiedono spesso un livello di affidabilità economica molto elevato, anche per i depositi a breve termine.

Sono degli istituti di credito molto competitivi e affidabili ai quali rivolgersi. Il tasso Euribor vede la sua nascita nel 1999, ovvero quando è comparso l’euro. Questo significa quindi che l’Euribor varia praticamente tutti i giorni. A seguito delle sue oscillazioni, il tasso di interesse può subire delle modifiche nel corso del piano di ammortamento del prestito. Questo significa quindi che ogni mese avviene un ricalcolo del tasso, che può andare ad incidere in modo positivo o negativo sulla rata mensile del mutuo. Trattandosi infatti di mutui con tasso di interesse variabile, i tassi di interessi subiscono una variazione anche mese per mese.

Come si calcola l’Euribor?

Il tasso Euribor viene calcolato dalla cosiddetta Global Rate Set Systems Ltd (abbreviata GRSS). Si tratta di una società specializzata nella gestione degli indici benchmark, ovvero degli indici di riferimento per i mutui. Il calcolo dell’Euribor è molto semplice e facile da comprendere, oltre che molto intuitivo. La GRSS effettua un calcolo della media dei tassi bancari che vengono messi a disposizione dalle banche nazionali dell’eurozona. Questo calcolo viene effettuato attraverso un’esclusione del 15% del tasso più elevato e del 15% del tasso più basso. Inoltre, viene fatta un’approssimazione a tre decimali.

Le banche devono fornire i dati sul tasso di cambio ogni singola giornata, entro le undici della mattina. Nei minuti successivi alla fornitura di questi dati, le banche e le società di credito possono intervenire per eventuali correzioni dei dati inviati. A quel punto ,alle 11 di ogni giorno la GRSS effettua un calcolo del tasso Euribor, pubblicandolo insieme a tutti i tassi forniti dalle diverse banche europee.

L’EMMI e il panel di banche

Quando il tasto viene pubblicato ufficialmente, non può più sottostare a nessuna modifica e rimane fisso per tutto l’arco della giornata. L’European Money Markets Institute (EMMI) ogni giorno richiede al panel di banche selezionato l’emissione delle sue quotazioni. Il panel è costituito da almeno 18 diversi istituti di credito che presentano un rating di prima classe, tra cui troviamo i seguenti:

  • Belfius Banque (Belgio)
  • Bnp-Paribas, Crédit Agricole, HSBC France, Natixis, Société Générale (Francia)
  • Deutsche Bank, Dz Bank (Germania)
  • Intesa San Paolo, Unicredit (Italia)
  • Banque et Caisse d’Èpargne de l’Ètat (Lussemburgo)
  • ING (Olanda)
  • Caixa Geral de Depósitos (Portogallo)
  • Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Banco Santader, Cecabank, CaixaBank (Spagna)
  • Barclays (Regno Unito)

 A cosa serve l’Euribor?

Devi sapere che il tasso Euribor non è unico. Esistono diversi tassi Euribor specifici per ogni periodo di scadenza dei depositi interbancari presenti sul mercato. Per questo motivo, esistono ad esempio dei tassi Euribor a una settimana o un mese, a 3 mesi a 6 mesi e a 12 mesi, ovvero a un anno. Il calcolo del tasso Euribor è utile soprattutto per effettuare un calcolo dei tassi a breve termine dalle varie banche e dalle varie società di credito. Può essere utile anche per la gestione dei rapporti interbancari. Inoltre, consentono di stipulare dei prestiti anche a lungo termine, attraverso l’applicazione di un tasso che segue delle variazioni sui mercati nel corso del tempo.

Il tasso Euribor più noto al giorno d’oggi è quello a sei mesi. Di solito, è il tasso che viene utilizzato per calcolare gli interessi nella concessione dei mutui con tasso di interesse variabile. A seconda infatti dall’andamento di questo tasso di riferimento, ci possono essere delle variazioni anche a lungo termine.

Ogni giorno viene indicato infatti un tasso Euribor diverso che nel corso del mese effettuerà delle modifiche e delle variazioni anche abbastanza consistenti. Questo significa quindi che ogni mese avverrà una modifica del tasso Euribor. Questa modifica andrà a cambiare la rata mensile di rimborso del prestito che può essere quindi più o meno elevata a seconda degli indici di riferimento. In questo caso, la modifica della rata mensile di rimborso del mutuo avrà un’influenza ad esempio anche sul piano di ammortamento previsto dal mutuo stesso.

In che modo l’Euribor viene applicato ai mutui?

Come già anticipato, l’indice Euribor viene utilizzato per effettuare un calcolo dei mutui a tasso variabile che riguardano oggi molte famiglie e tutti i soggetti che richiedono questi finanziamenti. Inoltre, rappresenta anche gli indici di riferimento europeo di tutti i tassi che vengono applicati ai prodotti finanziari, tra cui anche le futures. L’indice di interesse può variare giornalmente anche da un giorno all’altro, in base al suo valore. Viene effettuato un ricalcolo della rata del mutuo da rimborsare.

Questi tasti possono essere utilizzati anche per effettuare un calcolo del tasso fisso di finanziamenti. Il calcolo viene svolto in modo diverso da una soluzione all’altra. In particolare, occorre prendere in considerazione lo spread, oltre che la durata del mutuo per capire quale tasso fisso può essere in linea con le variazioni dei tassi disponibili sul mercato. È un aspetto molto importante da valutare, soprattutto se si sta andando alla ricerca della soluzione ideale per sé.

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