Cos’è il mutuo integrativo?

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Se siete arrivati su questa pagina è perché vi state chiedendo cos’è un mutuo integrativo. Probabilmente vi trovate in un momento di difficoltà economica, avete bisogno di liquidità e state già pagando un mutuo. Vi chiedete, quindi, se sia possibile accendere un mutuo aggiuntivo presso la vostra o altra banca. Il mutuo integrativo vi verrà in aiuto proprio in tal senso e continuando con la lettura di questa guida capirete meglio si cosa si tratta e come fare per ottenerlo.

Che cos’è il mutuo integrativo

Ci sono momenti nella vita che nessuno si noi riesce a prevedere ma che si impongono come dei piccoli drammi, soprattutto se siamo in piena crisi economica o se le nostre finanze scarseggiano e, in più, abbiamo diversi debiti da pagare, tra cui un mutuo.

L’automobile che si guasta lasciandoci improvvisamente a piedi, l’insorgere di una malattia per cui si ha bisogno di cure costose o altre situazioni del genere richiedono delle spese per poterle affrontare.

In casi come questi, per richiedere altri tipi di finanziamenti oltre il mutuo, è necessario avere una solida posizione finanziaria e soprattutto non avere una storia creditizia macchiata da ritardi o da omissioni di pagamenti, cosa che è molto rara al giorno d’oggi, visto che navighiamo un po’ tutti in cattive acque.

Se appartenete anche voi a questa categoria e se state già pagando un mutuo ma avete bisogno di liquidità, potete richiedere un mutuo integrativo, per ottenere della liquidità aggiuntiva.

Potete chiedere un mutuo integrativo sia alla vostra banca e sia ad altro istituto di credito.

Limiti di finanziabilità di un mutuo integrativo

È bene però che sappiate fin da subito che esiste un limite di finanziabilità per il mutuo integrativo. Il calcolo di questo limite si basa sulla differenza tra il valore dell’immobile acquistato e l’ipoteca accesa su di esso. Il risultato di questo calcolo rappresenterà il limite massimo che potrà essere finanziato quale integrazione al primo finanziamento.

I criteri di valutazione

I criteri di valutazione delle banche e degli istituti bancari sono anche molto severi, in quanto devono tutelarsi da possibili vostre incombenze, che risultano essere molto probabili, vista la situazione economica delicata che state vivendo.

I creditori sanno che spesso, chi richiede un mutuo integrativo, sta vivendo un periodo difficile, per cui cercano in tutti i modi di allontanare il pericolo che la somma possa non rientrare nelle loro casse, nel qual caso dovrebbero procedere con la vendita del bene ipotecato, che richiede sempre tempi lunghi e costi da sostenere per le stesse banche.

Spesso però le banche, pur di tutelare il capitale finanziario, vi concedono un mutuo integrativo, ma l’importo è ridotto o di molto inferiore al reale limite massimo concedibile.

Ricordate, inoltre, che l’immobile, con un mutuo integrativo, prevede anche l’accensione di una seconda ipoteca da porre in garanzia, e che questa avrà sempre un valore più basso per i creditori che vi concederanno il finanziamento.

Muto integrativo e mutuo prima casa: differenze fiscali

C’è poi una differenza fiscale molto importante tra il mutuo integrativo e il mutuo prima casa. Nel mutuo prima casa potrete detrarre gli interessi passivi, cosa che non succede con un mutuo integrativo. Non è una caratteristica da poco e vi deve portare a riflettere sulla scelta di questa tipologia di finanziamento piuttosto che di un’altra, tra tutte quelle che potreste avere a disposizione nella vostra situazione, ovviamente.

Come richiederlo

Se, dopo un’attenta valutazione della vostra situazione personale, siete giunti a conclusione che potreste sostenere il peso di un mutuo integrativo, dovrete iniziare a mettere in ordine tutta la documentazione che serve per richiederlo e che consiste in:

  • Documento di identità in corso di validità e tessera sanitaria
  • Documentazione reddituale
  • Certificato di proprietà dell’immobile
  • Documentazione relativa al mutuo già esistente

Con questa documentazione, potrete recarvi presso la sede della banca e richiedere un mutuo integrativo. Ovviamente, potreste avere diversi rifiuti, per cui è necessario che abbiate pazienza e che cerchiate quella che è disponibile a concedervelo.

Cosa non fare quando si chiede un mutuo integrativo

Quando si richiede un mutuo integrativo si incorre spesso in degli errori, per cui è bene che li conosciate, in modo da commetterli anche voi.

Innanzitutto, non chiedete mai una cifra sovrastimata rispetto alle vostre reali esigenze e possibilità, in quanto correreste il forte rischio di indebitarvi e quindi di peggiorare la vostra situazione. Del resto, saranno i creditori stessi che non accetteranno la vostra richiesta se la percentuale di rischio di indebitamento è alta.

Inoltre, non cercate subito di rivolgervi ad un altro istituto di credito diverso da quello in cui avete acceso il primo mutuo.  Se state pensando di farlo, dovete anche sapere che, in questo casi, andrete a sostituire completamente il vecchio finanziamento, e ciò vuol dire accendere nuovamente un’ipoteca di primo grado con la nuova banca.

La scelta di un istituto di credito diverso, quindi, è consigliabile farla solo quando di fronte a voi vi trovate un muro che non riuscite ad oltrepassare. In questo caso, se la vostra unica soluzione è il mutuo integrativo, non vi resta che accettare anche l’accensione di una nuova prima ipoteca.

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